“L’aerospazio non ha mai avuto la considerazione che merita. Non c’è mai stata la giusta attenzione al comparto da parte dei governi nazionali”. Così il patron di Atitech, Gianni Lettieri, in un’intervista al quotidiano Il Mattino.
“Gli aiuti sono stati concentrati sulle compagnie aeree. Per il resto non si vede nulla, né per l’indotto delle compagnie né per la filiera dell’aerospazio né per gli aeroporti”, aggiunge, per poi rilanciare: “Gli aiuti di Stato ci possono stare in un momento particolare come questo. Altri Paesi lo stanno facendo, a partire da Francia e Stati Uniti”.
“Certo bisogna discuterne con l’Europa. Ma peggio della crisi – spiega Lettieri al Mattino – sarebbe non approfittare della crisi stessa. L’Italia può ‘usare’ la crisi per risolvere i problemi del Paese e di interi settori”. Quindi, evidenzia: “È un’ottima idea lo sgravio contributivo decennale al Sud ma bisogna attuarlo subito. Altrimenti sarà troppo tardi”.
Per quanto riguarda invece la MRO con sede a Capodichino, Lettieri sottolinea: “Atitech è prettamente collegata al comparto delle compagnie aeree. Ci stiamo difendendo a livello produttivo ma lavoriamo a ritmi ridotti”. Tra i disagi evidenziati dal patron napoletano c’è poi la Cig straordinaria (“siamo costretti a ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria e non a quella Covid”) e l’anticipazione che ne deriva per gli stipendi (“paghiamo tutti i mesi la Cig ai lavoratori e l’INPS ce la rimborsa dopo un anno”). “Inoltre – conclude Lettieri al Mattino – paghiamo l’integrazione del fondo trasporto aereo e dobbiamo subire un costo per contributi all’INPS del 15%”.